19 aprile 2004
Tags : Micky. Arison
Arison Micky
• Nato a Tel Aviv (Israele) il 29 giugno 1949. Imprenditore. «Il re Mida delle crociere che domina il mercato mondiale con 74 meganavi, metà della flotta mondiale, a cui se ne aggiungeranno altre 11 già ordinate. La sua Carnival Corporation, con sede a Miami, controlla 13 compagnie di navigazione, fra cui l’italiana Costa Crociere e fa navigare quasi sei milioni di passeggeri ogni anno, che gli garantiscono profitti da capogiro, assicurandogli uno dei primi posti fra i grandi ricchi nella comunità degli ebrei- americani. [...] Un personaggio da Guiness dei primati molto importante per l’Italia, perché fa costruire la maggior parte dei suoi ”palazzi naviganti” alla nostra Fincantieri, ma anche perché, fra i 65.000 dipendenti della sua holding, lascia agli italiani numerosi ruoli di responsabilità. La maggioranza dei comandanti, degli ufficiali e del personale di macchina che lavora sulle sue navi è composta da italiani. ” una tradizione della nostra compagnia - precisa - iniziata da mio padre Ted negli Anni ’70, quando l’aereo spazzò via dagli oceani i transatlantici di linea. Gli ufficiali italiani, allora disoccupati, erano considerati fra i migliori e noi cominciammo a utilizzarli”. Micky Arison è del resto un abituale frequentatore del nostro Paese, perché la Costa Crociere è uno dei suoi brand in fase di maggior crescita, ma anche perché sta discutendo con i tecnici della Fincantieri il progetto di una nuova classe di giganti del mare, di dimensioni mai immaginate finora, anche se, con la Queen Mary 2 di 150.000 tonnellate entrata in servizio alla fine dello scorso anno, detiene già il record della più grande nave passeggeri della storia. [...] La storia degli Arison, padre e figlio, costituisce un esempio da manuale del sogno americano. Ted Arison, il papà di Micky, morto a 75 anni nel 1999, nacque in quello che oggi è lo stato di Israele. Suo padre era agente marittimo ad Haifa e mandò il figlio a studiare all’Università americana di Beirut. Scoppiato il secondo conflitto mondiale Ted, giovanissimo, si arruolò come volontario nella British Army, combattendo in Africa, quindi in Italia e Germania. A 46 anni si trasferì a Miami, dove aprì un’agenzia dedicata al nascente business delle crociere affiancato dal giovane figlio Micky. Con l’armatore norvegese Kloster fondò la Norwegian Caribbean Line, che con un traghetto fatto arrivare dall’Europa, inaugurò il primo servizio di crociere da Miami. Nel 1971 i due soci si separarono. Oggi la Norwegian, di proprietà malese, è la terza compagnia del mondo, dopo Carnival e Royal Caribbean. Nel 1972 fondò la Carnival, iniziando l’attività con un vecchio transatlantico canadese trasformato in nave da crociera, che ribattezzò Mardi Gras. Inventò allora quella che è stata la chiave del suo successo, la ”fun ship”, nave del divertimento, poi copiata da tutti. ”La formula fun ship - dice oggi Micky Arison, che ha preso il timone del gruppo nel 1990 - si basa su infinite occasioni di svago, che tengono la gente più a bordo che a terra, garantendo loro un divertimento continuo a prezzi abbordabili”. In effetti, l’11 marzo del 1972, la Mardi Gras, uscendo dal porto di Miami, per il suo viaggio inaugurale, si arenò su un banco di sabbia, ma i 530 passeggeri continuarono a far baldoria, anche quando i rimorchiatori la rimisero di nuovo in assetto di navigazione. Ted Arison, che aveva lanciato un’idea vincente, non possedeva più un dollaro. Soltanto debiti. Fu costretto a raccogliere i soldi dalle casse dei bar e del casinò per pagare il carburante a San Juan di Portorico per poter tornare a Miami. Pochi anni dopo, con una flotta in crescita vertiginosa, comprava senza batter ciglio il cantiere finlandese in fallimento che stava costruendo una sua nave. Nel 1990, lasciando la guida a Micky, Ted Arison riprese la cittadinanza israeliana. Si dedicò a opere benefiche nel suo Paese d’origine. Micky prosegue in questo campo l’opera paterna, ma dedica anche un po’ di tempo alla celebre squadra di basket del circuito NBA, The Miami Heat, da lui finanziata. ”La mia vita - assicura - è interamente dedicata alle crociere. Mi sveglio spesso di notte con qualche nuova idea e mi attacco al telefono per trasmetterle ai miei collaboratori”. Spesso sono ancora idee vincenti» (Vincenzo Zaccagnino, ”Corriere della Sera” 10/4/2004).