18 aprile 2004
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Schotte Brik
• Nato a Kanegem (Belgio) il 7 settembre 1919, morto a il 4 aprile 2004. Ciclista. "Entrò nella leggenda come l’ultimo dei grandi fiamminghi. La sua fu una carriera esemplare, stupenda per il coraggio, la tenacia, la lealtà dimostrata nei lunghi anni di applaudita carriera (professionista dal 1940 al 1959). Attaccante deciso, incurante della fatica, vinse il primo mondiale nel 1948 a Valkenburg, approfittando della rivalità che divise Bartali e Coppi, considerati favoriti. Gino e Fausto si ritirarono. Brik battè in volata Apo Lazarides, 3? a 3’41’ arrivò Tessere, 4? finì Luciano Maggini a 6’33’’. La seconda maglia iridata, Brik la conquistò nel 1950 nella località belga di Moorslede precedendo Middelkamp di 1’01’’ e Kübler di 1’08’’. Ritirati tutti gli azzurri: Bartali, Bevilacqua, Conte, Leoni, Martini e Salimbeni. Collezionò vittorie che entusiasmarono. Venne nominato Cavaliere dell’Ordine di Leopoldo II. Dei molti successi ottenuti vale la pena di ricordare due Giri delle Fiandre (’42 e ’48), due Parigi-Bruxelles (’46 e ’52), due Parigi-Tours (’46 e ’47), due Gand-Wevelgem (’50 e ’51). Nel 1948 fu sua la Challenge Desgrange-Colombo che teneva conto degli esiti di tutte le corse più importanti dell’anno. Disputò il Giro d’Italia del 1951 (vinto da Fiorenzo Magni davanti a Van Steenbergen), ma non riuscì a portarlo a termine perché quando la strada si drizzava sotto le ruote perdeva i colpi. Solo nel 1948 riuscì a superarsi. Fu infatti lui a terminare al 2? posto del Tour a oltre 26’ da Bartali. Brik diventò direttore sportivo della Flandria e fu osannato perché la squadra si aggiudicò nel ’70 e nel ’73 la Coppa del Mondo Intermarche" (Rino Negri, ”La Gazzetta dello Sport” 5/4/2004).