Giorgio Gandola, "il Giornale" 17/4/2004 pagina 36, 17 aprile 2004
«Ebbene sì, Pietro Taricone era un titano del pensiero occidentale. A tre anni di distanza, e dopo aver assistito all’uscita di Ascanio dalla casa del Grande Fratello, si riaccende in noi improvvisa l’angoscia per aver criticato un macho vero, un latin lover con quattro quarti di nobiltà da marciapiede
«Ebbene sì, Pietro Taricone era un titano del pensiero occidentale. A tre anni di distanza, e dopo aver assistito all’uscita di Ascanio dalla casa del Grande Fratello, si riaccende in noi improvvisa l’angoscia per aver criticato un macho vero, un latin lover con quattro quarti di nobiltà da marciapiede. Perché davanti al sorriso a tastiera di pianoforte di Ascanio, ai berretti stile preservativo di Patrick, al nulla di Tommy (ma con colonna sonora dei Blur) il vecchio Pietro sembrava Platone, un tipetto capace di svitare le lampadine con la forza delle idee» (Giorgio Gandola)