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 2004  aprile 11 Domenica calendario

Anno I - Tredicesima settimanaIraq. In Iraq è in corso da una settimana una violenta rivolta provocata dalla minoranza sciita che fa capo allo sceicco Moqtada al Sadr

Anno I - Tredicesima settimana

Iraq. In Iraq è in corso da una settimana una violenta rivolta provocata dalla minoranza sciita che fa capo allo sceicco Moqtada al Sadr. Mentre scriviamo (sabato 10 aprile, ore 10 del mattino) si parla di 480 iracheni uccisi a Falluja e di sei uomini rapiti ad Abu Ghraib, vicino a Baghdad, e rinchiusi poi nella moschea di Al-Dhahab al-Abyad. Quattro di questi sei sarebbero italiani, ma nessuno riesce a capire chi possano essere, dato che al nostro ministero degli Esteri risultano vivi e in buona salute tutti gli italiani inviati ufficialmente in Iraq. Potrebbe trattarsi quindi di guardie ingaggiate da ditte locali o di archeologi: almeno altri tremila italiani, oltre ai nostri soldati e diplomatici, sarebbero adesso in Iraq per missioni non ufficiali. Tutta la settimana è stata segnata dalla questione dei sequestri: fra questi, tre giapponesi, rapiti giovedì 8 aprile, sono stati costretti in ginocchio e minacciati con un lungo coltello alla gola. Il video e le foto della scena hanno fatto il giro del mondo, minando la saldezza della coalizione occidentale. Berlusconi ha ribadito che gli italiani non si ritireranno. Gli americani, che avevano in programma una diminuzione delle truppe impegnate, stanno decidendo invece di aumentarle. Gli sciiti di Moqtada controllerebbero le città di Najaf e Kut.
Bambini. Maria Geusa, di due anni e mezzo, che un uomo alto e grosso aveva consegnato all’ospedale di Città di Castello all’una di lunedì 5 aprile, è morta trentatrè ore dopo nonostante interventi chirurgici di ogni tipo che hanno tentato di salvarla da ferite alla testa, ferite alla faccia, ferite all’addome, lesioni e lacerazioni interne e esterne, traumi che subito si son visti provocati anche da atti sessuali. L’uomo alto e grosso è stato identificato in Giorgio Giorni, di anni 32, piccolo imprenditore edile. Ha detto al magistrato che la bambina era caduta ai giardini. Il magistrato, Giuseppe Petrazzini, lo ha messo subito in carcere. Qui l’uomo non ha aperto bocca per tre giorni, infine ha confessato il delitto, negando però la violenza sessuale. La bambina era figlia dei coniugi Tiziana Deserto e Massimo Geusa, pugliesi, venuti a lavorare in Umbria un anno fa. La Deserto, casalinga, alta e forte, ha 31 anni. Il marito, muratore-piastrellista, mingherlino, 30. Giorni gli dava da lavorare. Una vicina di casa dice che Giorni e Tiziana andavano a letto insieme, che Tiziana avrebbe detto più volte a lei: "Giorgio è il mio nuovo uomo". Tiziana ha querelato. Il marito dice che non ci crede. E’ certo che Giorgio Giorni, lunedì 5 aprile alle otto del mattino, è andato a prendere la bambina a casa di Tiziana e l’ha portata da qualche parte. E’ certo che a casa di Giorni si sono trovate tracce di sangue, capelli, materiale pornografico non pedofilo e un paio di scarpette rosa. La vicina dice che Tiziana, subito dopo che lui s’è presa la bambina, s’è fatta bella ("Come sto? Come sto?") e poi l’ha raggiunto. Tra le - diciamo - nove del mattino e l’una c’è un buco. E’ certo che all’una la bambina era in condizioni tali che, dopo, hanno persino rinunciato a espiantarle gli organi, tanto erano mal ridotti. I carabinieri pensano che qualcun altro abbia partecipato al crimine.
Figli. Giovedì scorso, 8 aprile, il manovale Roberto Guaia, 41 anni, ha lasciato che la figlia Carmela Ilaria di 17 anni uscisse a comprare le sigarette, poi è andato a prendere a pugnalate con un coltello da cucina il figlio Denny, di 14 anni, che stava giocando alla play-station. In Busto Arsizio (Varese), alle sette di mattina. La figlia è tornata dalle sue compere e ha trovato il padre che stava finendo il fratello sul balcone. Il padre ha subito adoperato il coltello anche su di lei. L’assassino ha poi portato i due corpi in camera da letto e li ha sdraiati uno a fianco dell’altra, per rivederli com’erano da bambini. Era tutto sudato e sporco di sangue. S’è rassettato, ha indossato un abito nuovo, è uscito, ha telefonato al terzo figlio Manuel, gli ha chiesto di venire alla Basilica di San Giovanni. Il figlio ha detto di sì, ma poi ci ha messo troppo tempo. L’uomo è allora entrato in chiesa e si è confessato. Ha poi telefonato alla moglie Rita, che sta in Germania e che un anno fa l’aveva piantato: "Ho ucciso i tuoi figli. Quando li guarderai, pensa a tua madre". I due figli morti erano venuti a passare con lui le vacanze di Pasqua. Davanti al magistrato l’assassino, che s’è consegnato subito dopo la telefonata, ha accusato la suocera dei suoi fallimenti. Era venuto da Gela nell’88, pensando di farsi ricco al Nord. Passava adesso tutte le sue ore al videopoker. Mesi fa, salito su un tetto, aveva minacciato di buttarsi se non gli avessero trovato un lavoro.
Dati. Una neonata di pochi giorni è stata trovata sabato mattina in un prato vicino Modena, nuda sotto la pioggia e in fin di vita. Statistiche rese note da Telefono Azzurro e dall’Eurispes proverebbero che la violenza sull’infanzia è aumentata l’anno scorso del 18 per cento. Questa percentuale dovrebbe riferirsi soprattutto al numero di chiamate ricevute dal Telefono Azzurro. L’80 per cento delle volte gli abusi denunciati sono commessi in famiglia, il 62 per cento delle volte dai genitori, il 15 per cento dagli zii. Nel 10 per cento dei casi si tratta di violenza sessuale. Le bambine sono più colpite dei bambini: 56,8 per cento contro 41,2. Le regioni con più telefonate (non è detto che per questo siano le più violente) sono la Lombardia e l’Emilia Romagna. Tra il 2000 e il 2002 le chiamate a Telefono Azzurro erano sempre risultate in calo.
Avviso. Mercoledì 8 aprile non è arrivato l’avviso della Commissione europea all’Italia, ma l’annuncio che si sarebbe avviata la procedura per mandare un avviso all’Italia. L’avviso è un rimprovero: la Commissione rimprovera i paesi che sfondano o si accingono a sfondare il famoso tetto del 3 per cento, quello che regola il rapporto tra deficit e Pil. Dopo il rimprovero, con una procedura lunga e molto politica, arriva una sanzione economica. I Paesi che saranno avvisati o che risultano avvisabili sono sei: oltre all’Italia, hanno conti più o meno dubbi la Grecia, la Gran Bretagna, l’Olanda, la Francia e la Germania. Si deve però notare che il presidente della Commissione europea - quella che spedisce gli avvisi e gli annunci di avvisi - è Romano Prodi, che in Italia ha dato il suo nome alla lista nemica di Berlusconi. L’Economist (giornale che detesta Berlusconi) ha scritto sul penultimo numero che Prodi dovrebbe dimettersi dalla Commissione, vista l’evidente situazione di conflitto con la campagna elettorale italiana. Prodi ha risposto: "Ho diritto di fare politica". Berlusconi è andato da Vespa a Porta a Porta e ha sostenuto che l’avviso è una faccenda elettorale: "Mi si fa la guerra a Bruxelles, per pigliar voti in Italia, tanto più adesso che voglio tagliare le tasse". Due giorni dopo il Fondo Monetario Internazionale ha detto però che i conti dell’Italia non sono così male: il rapporto deficit/Pil sarebbe del 2,9 (secondo la Commissione europea: 3,2).
Pannella. A Marco Pannella, che non mangia e non beve dal 4 aprile perché al presidente della Repubblica sia restituito il diritto di grazia, Ciampi ha scritto che sulla questione andrà fino in fondo. Pannella lo ha ringraziato, ha bevuto mezzo litro d’acqua in segno di omaggio, e poi ha ripreso il suo sciopero. Il diritto di Ciampi è messo in discussione dal ministro della Giustizia Castelli, a cui spetta il compito di controfirmare la grazia. Firma dovuta, o Castelli potrebbe eventualmente rifiutarsi? Dietro a tutto, come si sa, c’è la questione della grazia a Bompressi e soprattutto a Sofri.
Tanzi. A Calisto Tanzi sono stati concessi gli arresti domiciliari e l’ex padrone della Parmalat ha così passato la Pasqua con i familiari nella villa di Fontanini di Bigatto. E’ stato in carcere per 104 giorni. Quando è arrivato a casa, il più piccolo dei suoi nipotini si è meravigliato: "Ma non eri morto?".
Passione. La Passione di Cristo, cioè il famoso The Passion di Mel Gibson, è arrivato nei cinema italiani mercoledì 7 aprile e ha incassato subito 1 milione e 218 mila euro, record assoluto nella storia dei debutti cinematografici italiani. La pellicola è stata distribuita in 700 sale, la città record è risultata Roma (100 mila presenze), la proiezione con più folla si è registrata a Napoli (1780 persone), il centro abitato più assiduo è però Lercara Friddi in provincia di Palermo, dove su 7.434 abitanti 833 sono andati al cinema. Si sono viste file dappertutto e anche un tizio che s’è acceso la sigaretta in sala perché non andava al cinema dal 1970 e non sapeva che era vietato.

Milan
Gli spagnoli hanno buttato subito in politica la vittoria per 4 a 0 del Deportivo La Coruña sul Milan. Durante e dopo la partita i tifosi hanno intonato a ripetizione "Bandiera rossa" e El Pais ha poi titolato: "Il Depor butta giù l’impero di Berlusconi". E Berlusconi qualche settimana fa s’era lamentato che nessun giornale attribuiva mai le vittorie del Milan direttamente a lui! Il Deportivo ha rimontato il 4 a 1 subito a San Siro e conquistato così le semifinali di Champions League, impresa che i bookmakers davano 50 a 1. Il Milan ci ha rimesso 28 milioni di euro.

Albini
L’uomo e la colomba della foto qui sopra (un contrasto tra nero e bianco) ricordano la strage degli hutu in Ruanda, cominciata il 6 aprile 1994: la più veloce della storia, un milione di morti in cento giorni. L’attuale presidente, Paul Kagame (un tutsi, cioè un uomo appartenente alla tribù dei massacratori), promuove una politica di riconciliazione e oggi le due comunità convivono senza difficoltà apparenti. Ma cancellare dalla memoria del paese e del mondo quel sangue è impossibile. La foto in alto gioca ancora con il bianco e con il nero: i due leoni albini vengono dal Sudafrica e vivono adesso nel parco naturalistico di XYZ. L’albino ha in natura vita difficile, viene vissuto come poco sano e non riesce in genere ad accoppiarsi. I leoni sono rari, le tigri praticamente inesistenti (non se ne vede una bianca in libertà da quattro secoli). Fiocco di Neve, gorilla albino della zoo di Barcellona, è morto di cancro da pochi giorni (gli intitoleranno una strada). Solo tra i merli il color bianco pare avere successo: le femmine lo apprezzano e i merli albini sono in aumento.