Carlo Bonini, Giuseppe D’Avanzo,La Repubblica, venerdi 26 marzo 2004, 26 marzo 2004
«Quantomeno siamo di fronte a una deception of Us investors - chiosa un banchiere italiano con ”Repubblica” - Inganno dei risparmiatori americani
«Quantomeno siamo di fronte a una deception of Us investors - chiosa un banchiere italiano con ”Repubblica” - Inganno dei risparmiatori americani. Ed è quantomeno singolare che, a leggere le cronache, se ne occupi un tale Luca Sala, un signore che dicono essere stato responsabile della filiale italiana di Bank of America, ma che nessuno conosceva. Che viene licenziato nel giugno 2003 dalla Banca per asserite truffe sui rimborsi benzina e subito assunto come consulente da Parmalat». Indagato dalla Procura di Milano per aggiotaggio e riciclaggio, Sala ha restituito qualche settimana fa, in singolare coincidenza della visita degli ispettori della Sec (Security exchange commision, la Consob americana), 30 milioni di euro che gli erano stati sequestrati su conti svizzeri, frutto - dice - di «commissioni su legittime operazioni di riassicurazioni del debito di Bank of America verso Parmalat a fronte del cosiddetto ”rischio politico paese”». Rischio politico paese. Il banchiere ora si fa sarcastico: «Davvero? Rischio politico paese? Esistono delle operazioni di questo genere? Buono a sapersi, perché non le conosce nessuno. Perché invece non provate a chiedervi se quei denari restituiti da Sala sono davvero suoi o non sono magari di qualcun altro all’interno della Banca? Se non erano il prezzo pagato per ammorbidire le due diligence sui conti Parmalat».