Carlo Bonini, Giuseppe D’Avanzo,La Repubblica, venerdi 26 marzo 2004, 26 marzo 2004
una manna che produce grande liquidità e impone uno spregiudicato modello operativo. Chi vuole fare affari con Collecchio - siano le banche americane, siano quelle italiane - deve adeguarsi
una manna che produce grande liquidità e impone uno spregiudicato modello operativo. Chi vuole fare affari con Collecchio - siano le banche americane, siano quelle italiane - deve adeguarsi. una nuova routine che nessuno oggi sembra disposto a credere sia figlia della fantasia del ragionier Tonna o del patròn Tanzi, che di finanza poco o nulla sa e non parla una parola di inglese. Ragiona un inquirente milanese: « qualcuno esterno a Parmalat che suggerisce il nuovo modo di stare sui mercati finanziari». Chi? «Forse un avvocato di affari milanese». Sta di fatto che il «nuovo modello operativo» finisce per incoraggiare, consapevolmente o meno, il sistema già in piedi dagli inizi degli anni 90 della contabilità parallela, delle discariche off-shore, funzionali a ricevere i trasferimenti di crediti inesigibili o fittizi. Dunque, ad allontanare quanto più possibile dalla società madre (Parmalat) il peso di voci che ne avrebbero appesantito il bilancio, modificandone il segno.