Carlo Bonini, Giuseppe D’Avanzo,La Repubblica, lunedi 23 marzo 2004, 23 marzo 2004
Ci sono poi gli oneri del finanziamento e del rifinanziamento. Price Waterhouse & Cooper’ s, per conto del commissario Bondi, determina l’indebitamento reale in 14,4 miliardi di euro circa
Ci sono poi gli oneri del finanziamento e del rifinanziamento. Price Waterhouse & Cooper’ s, per conto del commissario Bondi, determina l’indebitamento reale in 14,4 miliardi di euro circa. «Ipotizziamo - ragiona il ”bucaniere” - che, nell’ultimo decennio, i finanziamenti siano stati rinnovati almeno una volta. Si arriva a una ”cifra d’affari” di 28 miliardi di euro. Applicando le commissioni usuali del 2,50 per cento si ottiene una cifra di 700 milioni di euro che, per il benedetto interesse composto, provocano un indebitamento di circa 1 miliardo e 200 milioni di euro nel 2003». «Se tiriamo qualche somma - conclude Fiorini - si ottiene un totale di circa 9 miliardi di euro per cause interne alla Parmalat». Consideriamo ora le cause esterne alla società. Di Odeon Tv si è detto. Dal rapporto Price Waterhouse appare evidente che la perdita Odeon Tv è stata trasferita dalla Sata alla Parmalat mediante la maggiorazione del prezzo delle società concessionarie e della loro «intermediazione» nella distribuzione dei prodotti Parmalat in Italia. Non è l’unica operazione della Sata. In questa finanziaria si sarebbero concentrati gli «attivi» della famiglia (barche, aziende agricole) che, a una prima stima, ammontano a 150 milioni di euro. Nel 2003, la loro influenza sui conti della Parmalat è di 250 milioni di euro. La cifra coincide con le analisi di Price Waterhouse, che indica un totale di pagamenti da Parmalat a Sata di 171 milioni nei soli anni 1997-2003.