Carlo Bonini, Giuseppe D’Avanzo,La Repubblica, domenica 21 marzo 2004, 21 marzo 2004
Fausto Tonna regala preziosissimo tempo ai magistrati - non v’ha dubbio - e i magistrati, tra Milano e Parma, non stanno lì a tormentarlo più di tanto
Fausto Tonna regala preziosissimo tempo ai magistrati - non v’ha dubbio - e i magistrati, tra Milano e Parma, non stanno lì a tormentarlo più di tanto. Per il momento, anzi, gliene sono addirittura grati. Chi con entusiasmo («La collaborazione di Tonna all’inchiesta ha avuto anche un segno etico», si sente dire). Chi con più diffidenza e maggiore pragmatismo: «Sappiamo che Tonna non ci ha detto tutto. Come sappiamo che la sua confessione non scioglie il garbuglio. Semplicemente stiamo facendo di necessità virtù perché non abbiamo le forze né il tempo per dare una risposta a tutte le domande dell’affare e ci accontentiamo, dobbiamo accontentarci, delle risposte che ci permettono di istruire il processo con solide fonti di prova». Buona ragione, perché economica, se si ha la toga sulle spalle. Non una ragione adeguata se si vuole capire che cosa è accaduto a Collecchio. Come è potuto accadere? Domande essenziali per comprendere dove il «sistema» finanziario (con i suoi controlli e le sue istituzioni e le sue regole) non ha funzionato.