Guido Romeo, Macchina del Tempo, aprile 2004 (n.4), 17 aprile 2004
Si fa presto a dire doping. L’Italia dei tifosi si è commossa per la scomparsa del ”pirata” Marco Pantani (nella foto qui sotto), ma si stima che in Europa oltre 500mila giovani di sesso maschile facciano ricorso a farmaci dopanti per aumentare le proprie performance sportive o le proprie masse muscolari
Si fa presto a dire doping. L’Italia dei tifosi si è commossa per la scomparsa del ”pirata” Marco Pantani (nella foto qui sotto), ma si stima che in Europa oltre 500mila giovani di sesso maschile facciano ricorso a farmaci dopanti per aumentare le proprie performance sportive o le proprie masse muscolari. Ma che cosa prendono veramente gli atleti che si dopano e che cosa rischiano in termini di salute? Ecco una sintesi dell’elenco, in continuo aggiornamento per seguire i nuovi ritrovati della chimica, disponibile sul sito dell’Agenzia mondiale contro il doping (Wada), di tutte le sostanze e dei loro effetti. • classe A - stimolanti: assunti generalmente durante la gara perché agiscono sul sistema nervoso centrale e combattono il senso di fatica. Tra i cinquanta prodotti, dalle amfetamine alla terbutalina, c’è anche la caffeina, proibita se raggiunge concentrazioni superiori a 12 microgrammi per millilitro nelle urine. L’abuso può provocare danni cronici al cervello e al sistema cardiocircolatorio. • classe B - narcotici: tra questi vi sono anche molti prodotti come la morfina e il metadone, che vengono impiegati come antidolorifici in medicina. Aumentano la tolleranza al dolore, ma possono dare dipendenza e indurre edemi polmonari. • classe C - anabolizzanti: assunti durante l’allenamento, aumentano le masse muscolari e la potenza. Sono sempre più rari tra i professionisti, dove i controlli sono severissimi, ma dilagano nelle palestre di body building. Gli effetti collaterali sono devastanti e provocano danni ai genitali sia maschili che femminili, alle articolazioni e predispongono all’infarto. • classe D - diuretici: aumentano l’attività dei reni e vengono impiegati per smaltire più rapidamente i residui di farmaci dopanti con le urine o per abbassare il peso corporeo. Provocano alterazioni di sangue e tessuti, disidratazione e calcoli renali. • classe E - agenti mascheranti: sono sostanze anche molto diverse farmacologicamente, come gli ormoni peptidici e glicoproteici, ma tutte impiegate per mimetizzare l’assunzione di altri farmaci. Provocano obesità, diabete, gigantismo, ulcere gastriche e miopia. Tra queste sostanze un’attenzione particolare va riservata all’eritropoietina (Epo), spesso sotto accusa per il decesso di ciclisti e altri atleti che hanno bisogno di una grande resistenza. L’eritropoietina determina un aumento della massa dei globuli rossi circolanti nel sangue dell’atleta, garantendo così un maggior trasporto di ossigeno. La conseguenza è però un aumento dei valori dell’ematocrito, che misura la viscosità del sangue. Dal 45% di globuli rossi nel sangue si può così arrivare a oltre il 70%, con il rischio di trombosi che provocano infarto e ictus. Tra le pratiche vietate si contano anche l’autotrasfusione e la somministrazione di trasportatori artificiali di ossigeno. www.wada-ama.org