Francesca Pini, Sette 15/4/2004, pag. 94., 15 aprile 2004
Parise era sempre alla ricerca di attrazioni "morbides". Come quel giro al mattatoio di New York nel 1975, oppure l’insistente richiesta, esaudita dal suo amico chirurgo Tommaseo, di entrare con lui in sala operatoria e poter tastare con i guanti sterili un tumore asportato
Parise era sempre alla ricerca di attrazioni "morbides". Come quel giro al mattatoio di New York nel 1975, oppure l’insistente richiesta, esaudita dal suo amico chirurgo Tommaseo, di entrare con lui in sala operatoria e poter tastare con i guanti sterili un tumore asportato. Per poi esclamare: «Tutto qui? Si muore per una cosa tanto banale?». Studente di medicina mancato, gli era rimasta la curiosità di indagare il corpo umano. Tommaseo: «Aveva il terrore delle malattie. Figlio di una nubile, riuscì a risalire al padre ma con un solo intento: sapere se c’erano tare familiari che potessero colpirlo».