(Lucetta Scaraffia, ཿSette 8/4/2004)., 8 aprile 2004
Dal memoriale scritto da Anna De Condilhac Galletti, altoborghese romana che intrecciò una relazione con Vittorio Emanuele II, dal quale ebbe una figlia: "Alla mezzanotte precisa, avvolto in gran mantello a cappuccio, bussò alla porta della mia abitazione il Re
Dal memoriale scritto da Anna De Condilhac Galletti, altoborghese romana che intrecciò una relazione con Vittorio Emanuele II, dal quale ebbe una figlia: "Alla mezzanotte precisa, avvolto in gran mantello a cappuccio, bussò alla porta della mia abitazione il Re. Giunse da me inzuppato marcio, alla mezzanotte, e avendogli osservato che avrebbe potuto venire in vettura, mi rispose che il mio onore gli era più caro della vita, che non aveva voluto far sentire rumori di cavalli nel suo campo, né aveva voluto far vedere ch’egli era sortito dalla tenda, perché faceva suo l’onore della mia famiglia e dei miei figli".