Stefania Ulivi, Sette 15/4/2004 pag. 100., 15 aprile 2004
Opinioni sui personaggi tv del regista Alex Infascelli ("Il siero delle vanità"). Paola Barale: «La sua dipartita dal video è stata una cosa brutta
Opinioni sui personaggi tv del regista Alex Infascelli ("Il siero delle vanità"). Paola Barale: «La sua dipartita dal video è stata una cosa brutta. Quando è scomparsa da Costanzo io ci sono rimasto male, mi è sembrato una sorta di lutto». Fede: «Lo trovo imbarazzante, è un amabile mostro, chi fa inofrmazione non dovrebbe recitare, lui invece è un bravo attore e questo mi fa orrore». Cucuzza è «assolutamente innocuo». La Carrà e Baudo: «Non vengono dalla tv di oggi e un po’ la schifano. Si vede e quando possono lo dicono». La De Filippi: «Mi ha incuriosito per il suo passare da anchor woman, mediatrice, demiurga a ballerina. La vanità è arrivata nel Dna: una sana fragilità». Costanzo: «Come domandare di Henry Kissinger. Mi fa paur a pensarlo, ha la faccia simpatica e io non riesco a essere diffidente: se mi sorridi io sorrido. Ma il sorriso televisivo è rassicurante bdentro la tv. Se fai fermo immagine e lo applichi su uno che passa per strada lo stesso sorriso ti terrorizza». Marzullo: «E’ un antimago Zurlì, così triste che che non riusciva a mettere allegria anche se era all’interno di una trasmissione allegra. Marzullo con una trasmissione così mesta riesce a farti ridere». Funari: «E’ il Dario Fo televisivo, dovrebbero dargli il Nobel. Lo trovo coraggiosamente saltimbanco, circense. E’ l’antitesi di Fede. Tra vent’anni sarà considerato uno dei più grandi». Ha deciso di non andare da Vespa a promuovere il film: «E se poi mi domanda: "Infascelli, la tv uccide?", io che rispondo?».