(Francesca Sforza, ཿLa Stampa 15/4/2004. da pag. 13)., 15 aprile 2004
Secondo i professori Maren Hertweck e Ralf Baumeister dell’Università di Friburgo in Germania, modificando l’enzima Sgk-1 prodotto dal gene di un verme, il ”Caenorhabiditis elegans”, è possibile arrestare l’azione di degnerazione degli organismi e prolungarne le funzioni vitali
Secondo i professori Maren Hertweck e Ralf Baumeister dell’Università di Friburgo in Germania, modificando l’enzima Sgk-1 prodotto dal gene di un verme, il ”Caenorhabiditis elegans”, è possibile arrestare l’azione di degnerazione degli organismi e prolungarne le funzioni vitali. Baumeister infatti spiega che "il verme in questione vive di norma 14 giorni e a due terzi della sua parabola vitale comincia a mostrare segni d’invecchiamento. Ma gli esemplari con l’enzima modificato dopo oltre due settimane si comportano ancora come giovani vermicelli". Il gene quindi potrebbe essere fondamentale nella cura delle malattie legate all’invecchiamento, come il morbo di Alzheimer e quello di Parkinson.