(Nello Quilici, Banca Romana, Mondadori, 1933)., 16 aprile 2004
Napoleone Colajanni, siciliano, deputato dell’estrema sinistra per il collegio di Castrogiovanni, professore di statistica all’università di Napoli: basso, gambe corte, il busto simile a una botticella, occhi sgranati sotto le lenti tonde
Napoleone Colajanni, siciliano, deputato dell’estrema sinistra per il collegio di Castrogiovanni, professore di statistica all’università di Napoli: basso, gambe corte, il busto simile a una botticella, occhi sgranati sotto le lenti tonde. Famoso perché, quando si lasciava prendere dall’impeto del discorso, investiva l’interlocutore di piccoli sputi che sfuggivano tra i denti larghi e gialli. Il 20 dicembre 1892, prima della seduta della Camera in cui denunciò il marcio della Banca Romana, parlava fitto coi colleghi promettendo catastrofi per il governo e "nella foga del furore apocalittico, gli si commovevano le viscere, che diventavano una specie di fragorosa caverna di Eolo" (Nello Quilici).