Cinzia Gatti, Macchina del Tempo, aprile 2004 (n.4), 14 aprile 2004
Piccolissime eppure capaci di trasportare fino a 26 milioni di batteri, provocando tubercolosi, carbonchio, salmonella o le comuni infezioni intestinali: anche per questo si è sempre cercato di eliminarle
Piccolissime eppure capaci di trasportare fino a 26 milioni di batteri, provocando tubercolosi, carbonchio, salmonella o le comuni infezioni intestinali: anche per questo si è sempre cercato di eliminarle. Ogni famiglia italiana spende tra i 50 e i 100 euro l’anno per combattere tutti gli insetti, mosche incluse. Strisce attiramosche imbevute di insetticida, trappole elettrificate, bombolette spray: un giro d’affari per le aziende del settore, in testa Bayer, Johnson Wax e Guaber. Gli spray, inizialmente a base di clorofluorocarburi, sono stati presto sostituiti con il propan-butano che, a differenza dei primi, non danneggia la fascia d’ozono. Fra i principi attivi uno dei più efficaci è la transflutrina: agisce sul sistema nervoso causando l’immediata paralisi dell’insetto. Il più innovativo invece è la picaridina, molecola che dura di più ed è meglio tollerata dall’uomo.