Cinzia Gatti, Macchina del Tempo, aprile 2004 (n.4), 14 aprile 2004
«I modi di dire che si riferiscono alla mosca» spiega Marina Bongi dell’Accademia della Crusca «fanno spesso riferimento a due sue prerogative: l’essere fastidioso e l’essere di poco valore»
«I modi di dire che si riferiscono alla mosca» spiega Marina Bongi dell’Accademia della Crusca «fanno spesso riferimento a due sue prerogative: l’essere fastidioso e l’essere di poco valore». Eccone una selezione. - Far saltare la mosca al naso: dare fastidio, portando all’esasperazione e all’ira, come può fare una mosca che ronza intorno al naso; in letteratura dall’Ariosto (1474-1533) in poi. - Non si sente volare una mosca: essere circondati da un silenzio assoluto. - Restare con un pugno di mosche: impegnarsi in un lavoro ottenendo poco. Francesco Guicciardini (1483-1540) usa l’espressione «restare con le mani piene di mosche». - Mosca bianca: si dice di cosa, persona o fatto rarissimo. - Morire come mosche: usato da Manzoni nella frase «cadere come mosche dopo una pioggia autunnale» riferendosi alla predilezione di questi insetti per i climi caldi e secchi. - Zitto e mosca!: dal significato di ”trarre notizie stando attorno a una persona”, come fanno le mosche, si passa al senso di ”segreto da non tradire”. (www.accademiadellacrusca.it)