Cinzia Gatti, Macchina del Tempo, aprile 2004 (n.4), 14 aprile 2004
Ci sono quelle che succhiano il sangue e quelle che vanno alla ricerca di animali in decomposizione per deporre le uova
Ci sono quelle che succhiano il sangue e quelle che vanno alla ricerca di animali in decomposizione per deporre le uova. Ci sono quelle che si nutrono di cibo e immondizie, diventando vettori di malattie e quelle che vengono impiegate dai chirurghi per asportare tessuti morti o cicatrizzare le ferite. All’interno delle 122.000 specie di ditteri (cioè con un solo paio di ali), sono più di 3.500 le muscidae (che comprendono mosche, mosconi e moscerini). La loro identificazione però non sempre è facile, perché molte presentano somiglianze con insetti di altri ordini. Musca domestica. Presente ovunque viva l’uomo. Si sposta di continuo alla ricerca di cibo, dagli alimenti all’immondizia e agli escrementi, e per questo può essere vettore di virus e batteri. Glossina morsitans o tse-tse. Grigiastra, grande, vive nell’Africa equatoriale. Può trasmettere all’uomo e ai mammiferi il tripanosoma, l’agente responsabile della malattia del sonno, spesso letale. Sericomya borealis. Della famiglia Sirfidi, circa 6.000 specie, è spesso confusa con una vespa per il corpo snello e a strisce. Abile nel volo, può rimanere ferma a mezz’aria, battendo le ali velocemente. Calliphora vomitoria. Diffusa in campagna, ha corpo tozzo e una colorazione verde, blu o nera. Depone le uova su animali morti e per questo viene spesso utilizzata in entomologia forense. Empis tessellata o mosca pelosa. Detta anche danzante per i movimenti ritmici degli sciami nuziali, ha un lungo apparato boccale, con cui punge la preda e ne succhia il liquido di cui si nutre.