Giusy Cinardi, Macchina del Tempo, aprile 2004 (n.4), 14 aprile 2004
Il paleoclima è il clima che esisteva prima che il genere umano cominciasse a raccogliere dati sulla situazione meteorologica attraverso gli strumenti
Il paleoclima è il clima che esisteva prima che il genere umano cominciasse a raccogliere dati sulla situazione meteorologica attraverso gli strumenti. E per ricostruire queste condizioni gli scienziati usano indicatori indiretti. Se esistono, s’utilizzano per prime le testimonianze storiche (nella prima foto a sinistra i graffiti primitivi di Lascaux). Altri indizi possono derivare ad esempio dallo studio di piccoli organismi marini fossili, i foraminiferi: nel loro guscio è ”registrata” la temperatura dell’acqua nella quale si è formato (foto a sinistra in basso). Altrimenti si passa allo studio delle carote di ghiaccio: si ricavano con seghe circolari dei lunghi cilindri di ghiaccio (le carote, appunto!), che nel corso dei millenni s’è depositato a strati. L’analisi delle carote fornisce un’idea precisa della temperatura a cui il ghiaccio s’è formato: questa infatti influisce sulle percentuali dei vari isotopi dell’ossigeno e dell’idrogeno nell’acqua. Inoltre nel ghiaccio rimangono intrappolate piccole bolle d’aria, che permettono di studiare la composizione dell’atmosfera dando informazioni sul contenuto dei ”gas serra” (CO2, metano o aerosol). Le bolle possono contenere anche piccole particelle di polvere, legate a eventuali eruzioni vulcaniche. Tra le altre tecniche per ricostruire il clima del passato, lo studio degli anelli di accrescimento degli alberi.