Macchina del Tempo, aprile 2004 (n.4), 14 aprile 2004
TORINO
Si chiama Base la nuova variante del morbo della mucca pazza, conosciuto tra i ricercatori come encefalopatia spongiforme bovina (Bse), scoperta da Maria Caramelli, responsabile del centro di riferimento nazionale per le encefalopatie animali a Torino.
Oltre al prione, la proteina difettosa già associata alla Bse, negli animali affetti da Base i ricercatori torinesi hanno riscontrato una seconda proteina: l’amiloide, localizzata nella corteccia olfattiva, invece che nelle zone profonde del cervello come il prione. Le cause che scatenano questa nuova forma di encefalopatia rimangono ancora un mistero, ma sembra che non siano legate al consumo da parte dei bovini di farine derivate da carcasse animali, ma siano invece genetiche.
Dei 117 capi di bestiame morti in Italia dal 1° gennaio 2001 a oggi, sono almeno due le vittime della forma Base. Resta da chiarire se vi sia un legame tra la Base e l’insorgere nell’uomo dell’encefalopatia (conosciuta come variante della malattia di Creutzfeldt-Jacob, CJd) dovuta al consumo di carni infette, che ha ucciso 130 persone in Gran Bretagna, cinque in Francia, una in Canada e una in Italia. I dati, però, sono rassicuranti secondo gli esperti, perché la Base colpirebbe gli animali soltanto più avanti nell’età e quindi ci sarebbero minori chance di consumare carni infette se i capi sono macellati precocemente seguendo le norme attualmente in vigore in Europa.