Joachim Jeremias, "Gerusalemme al tempo di Gesù", Edizioni Dehoniane, 6 aprile 2004
Per tutta la settimana che precedeva il Giorno delle espiazioni, il sommo sacerdote del Tempio aveva l’obbligo di trascorrere le notti in una stanza isolata, per evitare che si contaminasse
Per tutta la settimana che precedeva il Giorno delle espiazioni, il sommo sacerdote del Tempio aveva l’obbligo di trascorrere le notti in una stanza isolata, per evitare che si contaminasse. Si pensa che quest’usanza fosse stata decretata verso il 20 d.C., dopo che il sommo sacerdote Shimeon alla vigilia dei festeggiamenti fu colpito dallo sputo di un arabo, la qual cosa lo rese impuro, e quindi non idoneo a officiare le celebrazioni del giorno successivo.