4 aprile 2004
Giulietta Masina Giulia Anna Masina nasce a San Giorgio Del Piano (Bologna ) nel 1921 ma ben presto si trasferisce a Roma dalla zia
Giulietta Masina Giulia Anna Masina nasce a San Giorgio Del Piano (Bologna ) nel 1921 ma ben presto si trasferisce a Roma dalla zia. Adora il teatro e studia Lettere alla Sapienza. Negli anni della guerra tenta di fare la cantante, la ballerina, la violinista e l’attrice di teatro. Entra a far parte del Guf, il Teatro dell’Università di Roma, dove, tra gli altri, conosce Marcello Mastroianni. Nel 1942 la radio la chiama per interpretare Pallina nelle ”Avventure di Cico e Pallina”, commedia scritta da Fellini. Un giorno l’autore le chiede di incontrala: vuole vedere se può recitare lo stesso ruolo anche per un film: ”Io non conoscevo Fellini, ma i miei compagni di università erano dei veri fans di questo umorista del Marc’Aurelio. Accettai l’invito anche se volevo fare teatro e non cinema” dirà poi Giulietta Masina. I due si conoscono, si innamorano e si sposano il 30 ottobre dell’anno successivo. Il 22 marzo del 1945 nasce un bimbo che muore per insufficienza cardiaca dopo due settimane di vita: ”Non avere avuto figli ci ha fatto diventare figlio e figlia uno dell’altro, così ha voluto il destino”. La prima volta che appare sul grande schermo è nel 1948 in ”Senza Pietà” di Alberto Lattuada, ma si afferma come attrice nel 1950 prima in ”Persiane chiuse” di Comencini poi in ”Luci del Varietà” (1951), film con il quale si aggiudica il nastro d’argento come miglior attrice non protagonista. Nel 1952, Giulietta è Cabiria in ”Lo sceicco bianco” con Alberto Sordi, poi diventa Passerotto in ”Europa ’51” di Rossellini. Nel 1954 è Gelsomina in ”La Strada”, e nel 1955 si cala nel ruolo di Iris in ”Il Bidone” con Broderick Crowford. Un film difficilissimo: sul set Crowford si presenta sempre ubriaco. Il primo riconoscimento come miglior attrice protagonista arriva nel 1957, per la sua interpretazione in ”Le notti di Cabiria”: ”Cabiria... mi sembra una piccola santa nemmeno una prostituta”(Giulietta Masina). Nel 1958, Fellini scrive la Dolce Vita. Giulietta gli propone, per la parte del protagonista, il suo amico Marcello Mastroianni. I tre diventano pressoché inseparabili. Lo stesso anno, la Masina interpreta Nanda Diotallevi in ”Fortunella” di Edoardo de Filippo: ”Mi mise subito a mio agio. Il primo giorno di lavorazione lo chiamai ”Maestro” e lui mi rispose semplicemente "”No, evita patanè”. Patatina era il nomignolo che mi aveva dato per via del mio naso". Poi recita in "Nella città l’inferno" (1958) di Castellani, in ”Giulietta degli spiriti" (1965) e in "Ginger e Fred” (1985) di Fellini. Dal 1966 al 1969 conduce un programma radiofonico di successo: ”Lettere aperte a Giulietta Masina”. Nel 1973 e nel 1976 è la protagonista degli sceneggiati per la Tv ”Eleonora” e ”Camilla”. In tutta la sua carriera Giulietta Masina, soprannominata da Fellini ”Lo spipolo” (in romagnolo: qualcosa di piccolo e tenero), ha ricevuto oltre duecento riconoscimenti. E’ una donnina piccola ma di carattere. Sicura di sé, non molto gelosa, innamoratissima di suo marito: ”In casa, lei faceva di tutto per renderlo felice. Usciva a raccogliere dei fiori e tornava per distribuirne uno a ciascuno di noi. Parlava poco, e camminava in punta di piedi" (Liv Ulman a proposito di Giulietta Masina). Fellini muore il 31 ottobre del 1993, il giorno dopo il loro 50° anniversario di matrimonio. Cinque mesi dopo, 23 marzo, Giulietta lo segue.