sdf, "Internazionale" 26/3/2004 pagina 54., 26 marzo 2004
Il «phishing» (pronunciato come «pesca» ma scritto in modo diverso), l’amo elettronico gettato dal ladro informatico per impossessarsi dei dati personali di qualcuno
Il «phishing» (pronunciato come «pesca» ma scritto in modo diverso), l’amo elettronico gettato dal ladro informatico per impossessarsi dei dati personali di qualcuno. Di solito la vittima riceve un’e-mail apparentemente attendibile da una banca online, un sito commerciale o un sito d’aste, che informa d’aver notato un’attività anomala sul suo conto e di averlo quindi chiuso; per riattivarlo, il titolare deve seguire un link che lo porta in una riproduzione del sito originario, in cui gli si chiede di confermare l’identità digitando numero del conto e password. Trucco riuscito. Sembra che il phishing inganni il 5 per cento dei destinatari. Secondo gli analisti dell’Aberdeen group di Boston, l’anno scorso le banche americane hanno perso 73 milioni di dollari con questo tipo di truffa. Si prevede che entro la fine del 2005 il dato raggiunga i 2 mila miliardi.