"Quark" 4/2004 pagina 24., 3 aprile 2004
Modificando una tecnica nota da vent’anni, Chih-Shiue Yan della Carnegie Institution di Washington ha prodotto in un giorno (prima ce ne volevano venti) un diamante di 2,5 millimetri, due volte più duro di quelli naturali
Modificando una tecnica nota da vent’anni, Chih-Shiue Yan della Carnegie Institution di Washington ha prodotto in un giorno (prima ce ne volevano venti) un diamante di 2,5 millimetri, due volte più duro di quelli naturali. Il processo prevede che una miscela di idrogeno e metano venga bombardata con ioni ed elettroni: metano e carbonio si separano e formano il diamante, che poi viene sottoposto a una pressione di 70 mila atmosfere e a una temperatura di 2 mila gradi perché s’indurisca.