Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2004  marzo 28 Domenica calendario

T-shirt. «Quando apparve la prima volta sui nostri schermi, con la sua maglietta tanto stretta sul torace da ragazzo ferito in guerra, Brando per noi fu da subito l’America

T-shirt. «Quando apparve la prima volta sui nostri schermi, con la sua maglietta tanto stretta sul torace da ragazzo ferito in guerra, Brando per noi fu da subito l’America. Sembrava un essere venuto da altri mondi. [...] Da noi, all’epoca, la parola t-shirt non la conosceva nessuno. Quel tipo di indumento non ci apparteneva. Per gli italiani del dopoguerra, neorealisti poveri ma belli, il segno distintivo era la canottiera. In Ossessione, Visconti aveva fotografato il più bello del cinema italiano, Girotti, con una canottiera dalle spalline un po’ larghe, seduto su un letto sfatto della Bassa Ferrarese: mettete a confronto Girotti e Brando, capirete la differenza» (Ranieri Polese).