Varie, 3 aprile 2004
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Bellotto Gianfranco
• Camposanpiero (Padova) 2 luglio 1949. Ex calciatore. Giocò, tra le altre, con Reggina, Brescia, Modena, Ascoli, Sampdoria. Allenatore. Nel 2003/2004 subentrò ad Alberto Malesani sulla panchina del Modena • «Pochi fronzoli e princìpi sani, imparati prima nel paese dove è nato e cresciuto (Camposampiero, nella campagna padovana) e poi sui campi di calcio di tutte le categorie dove ha giocato e successivamente allenato, dalla serie D alla A. [...] ”I campioni vanno affrontati con le loro stesse armi. Perché uno diventa un fuoriclasse? Perché ha dato l’anima per arrivare. E allora, io da giocatore ragionavo così: se tu sei uno che non molla mai, io non mollo mai te. Anzi, siccome io sono più scarso di te, ci devo mettere ancora più concentrazione e applicazione. [...] Io ero un centrocampista, ma ho indossato tutte le maglie, dalla numero due alla numero 11, arrivando anche a essere il miglior realizzatore della mia squadra, quando ero all’Ascoli: nel 1979/80 segnai 8 gol, e con i criteri di oggi sarebbero 11, perché in tre casi ci furono deviazioni [...] La versatilità è un fatto di disponibilità. E quando uno ne ha data tanta sul campo, poi ne pretende altrettanta da allenatore, e non è sempre facile ottenerla. Ma chi mi segue su questo terreno sa che poi i risultati arrivano: quando ti muovi bene senza palla, o quando ti scambi di ruolo o di fascia, disorienti l’avversario, lo metti in difficoltà. [...] La mia idea di squadra resta quella del collettivo, dell’aiutare per aiutarsi, e con questo spirito bisogna anche accettare la panchina. E sempre in base alla mia idea di collettivo, io ho abitualmente un obiettivo: che tutti i miei giocatori possano chiudere la stagione con la soddisfazione del gol [...] Quando in allenamento si fa il torello mi butto in mezzo anch’io, e se ci scappa la pedata a qualcuno pazienza. Siamo un gruppo di lavoro. Vuole sapere il mio cruccio domenicale? Di essere in panchina invece che in campo, a giocare con loro”» (Pier Luigi Todisco, ”La Gazzetta dello Sport” 3/4/2004).