Giorgio Ieranò, "Panorama" 8/4/2004., 8 aprile 2004
L’agonia di un onanista descritta dal medico ginevrino David Tissot nel saggio ”L’onanisme” (1760): "Trovai, più che un essere vivente, un cadavere giacente sulla paglia, macilento, pallido, sudicio, maleodorante
L’agonia di un onanista descritta dal medico ginevrino David Tissot nel saggio ”L’onanisme” (1760): "Trovai, più che un essere vivente, un cadavere giacente sulla paglia, macilento, pallido, sudicio, maleodorante. Perdeva dal naso un sangue scolorito e sieroso, di continuo gli usciva spuma dalla bocca. Preso dalla diarrea rendeva gli escrementi nel suo letto, i suoi occhi si presentavano cisposi, torbidi, spenti; la respirazione penosissima, la magrezza eccessiva. Il disordine dello spirito non era minore: senza idee, senza memoria, inabile a leggere due frasi".