"Corriere della Sera" 29/3/2004 pagina 3., 29 marzo 2004
Abitudine di Silvio Berlusconi leggere i giornali ogni sera dopo le due di notte: fino a quell’ora lavora agli ultimi preparativi per la giornata successiva con «san dottor Letta, con il quale da mezzanotte alle due e mezza guardiamo tutti i dossier»
Abitudine di Silvio Berlusconi leggere i giornali ogni sera dopo le due di notte: fino a quell’ora lavora agli ultimi preparativi per la giornata successiva con «san dottor Letta, con il quale da mezzanotte alle due e mezza guardiamo tutti i dossier». Poi a Palazzo Grazioli arrivano le prime copie dei quotidiani: «E mi accorgo, dopo tutto il lavoro meticoloso che ho fatto di aver sbagliato tutto. Prendono una frase, la interpretano e la stravolgono. Mi fanno dire cose che non hanno senso, ma posso dirle, io che sono un uomo di buonsenso?». Racconta il premier d’essersi consigliato anche con la Thatcher, che gli avrebbe detto: «Lei legge ancora i giornali? Si prenda un ufficio stampa che le sottopone solo gli articoli positivi». Berlusconi allora ha convocato Paolo Bonaiuti, sottosegretario all’informazione: «Gli ho detto di farmi leggere solo gli articoli positivi... Non l’ho più visto per quindici giorni».