Maurizio Porro, "Corriere della Sera" 28/3/2004 pagina 37., 28 marzo 2004
Bertolucci raccanta che era difficile trovare un protagonista per "Ultimo tango": «Belmondo mi aveva dato del pornografo, Delon voleva produrlo, Trintignant aveva dei problemi a spogliarsi
Bertolucci raccanta che era difficile trovare un protagonista per "Ultimo tango": «Belmondo mi aveva dato del pornografo, Delon voleva produrlo, Trintignant aveva dei problemi a spogliarsi. Una sera in trattoria con gli amici venne fuori il nome di Marlon. Contattai il suo agente, ci trovammo a Parigi, arrivai in stato confusionale. Cercai, travolto dall’emozione, di leggergli il copione con un inglese pessimo. Lui teneva gli occhi bassi: "Volevo vedere - mi disse poi - quando avresti smesso di muovere nevroticamente il piede". Poi volle vedere Il Conformista. Alla fine mi disse: okay, vieni a trovarmi a Los Angeles che firmiamo». Dopo i problemi del cachet, dalla Paramount alla United Artists, Bertolucci andò in America: «E’ stato straordinario, scoprii la sua bella villa a Mullholland Drive, contigua a quella del nostro amico Jack Nicholson, allora un giovane promettente. Mi fermai tre settimane, parlammo di tutto fuorché del film, ma naturalmente intanto ci si conosceva. Fu un indimenticabile duello freudiano. Non so più oggi chi si denudò psicologicamente, fu un bel match».