Maurizio Porro, "Corriere della Sera" 28/3/2004 pagina 37., 28 marzo 2004
Secondo Bernardo Bertolucci, ai tempi di "Ultimo tango a Parigi", Marlon Brando era al massimo «della sua insostenibile forza seduttriva, poi non poteva che diminuire»: «Lo presi nel momento magico e misterioso, nell’ultimo film in cui ebbe il coraggio di guardarsi allo specchio
Secondo Bernardo Bertolucci, ai tempi di "Ultimo tango a Parigi", Marlon Brando era al massimo «della sua insostenibile forza seduttriva, poi non poteva che diminuire»: «Lo presi nel momento magico e misterioso, nell’ultimo film in cui ebbe il coraggio di guardarsi allo specchio. Il fisico era trionfante, ma il mio film lo metteva a nudo dentro. Gli dicevo: guarda che ti strappo la maschera del Metodo Strasberg! Questa era la scommessa».