Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2004  marzo 31 Mercoledì calendario

PRANDI

PRANDI Silvano San Benedetto Belbo (Cuneo) 13 novembre 1947. Allenatore di Pallavolo. Della Trenkwalder Modena (dal 2009) e della Bulgaria (dal 2008, bronzo agli Europei 2009). Ha cominciato ad allenare in serie A, a Torino, nel ”76-’77 e da allora, passando per Padova, Cuneo, Macerata e Ferrara, è approdato a Trento. Dal 1982 all’86 è stato c.t. dell’Italia (bronzo ai Giochi ”84, oro ai Giochi del Mediterraneo). Ha vinto 4 scudetti (a Torino), 3 Coppe Italia, 1 Supercoppa, 1 Coppa Campioni (sempre con Torino), 3 Coppe Coppe, 2 Coppe Cev, 2 Supercoppe europee • «Il Professore. Un libro di pallavolo aperto [...] ha ottenuto risultati ovunque. Ma non li ostenta. Semplicemente li ricorda, con quella misura che lo porta a sottolineare che ”se la sua Italia salì prima di quelle di Velasco e di Anastasi sul podio olimpico (bronzo a Los Angeles ”84, ndr ), l’inizio di una nazionale vincente va ricondotto all’argento mondiale di Pittera nel 1978”. L’impresa da tanti considerata come un frutto occasionale, è ora accreditata come una pagina di gloria autentica. Firmata da un collega. [...] ”dovunque sono andato, ho portato i club allenati al miglior risultato della loro storia. No, non ho rivincite da consumare e conti da regolare [...] I 12 anni a Torino, dal 1976 al 1988 con 4 scudetti, una Coppa dei Campioni e una Coppa delle Coppe, sono qualcosa di eccezionale. No, non sono confrontabili con il resto della carriera. Nella classifica degli affetti non trascuro comunque l’esperienza di Padova: nessuno squadrone a disposizione, ma due quarti posti e mai al di sotto della sesta piazza. Un rapporto qualità/prezzo, diciamo così, eccellente [...] Fanno 12 coppe in totale, tra Italia ed Europa: 10 a Cuneo, 2 sole a Macerata che, in effetti, lascia in me un senso di incompiuto. [...] Se aumenta l’età media dei giocatori, non vedo perché non dovrebbe crescere quella dei tecnici. Mi considero appena a metà carriera. Il futuro? Mi ci intrufolerò con curiosità [...] Si può essere vecchi a 25 anni e giovanissimi a 70. Se questo lavoro non mi entusiasmasse tanto quanto il primo giorno, non sarei qui” [...]» (Flavio Vanetti, ”Corriere della Sera” 31/3/2004).