Daria Galateria, ཿla Repubblica 30/3/2004, pagina 39., 30 marzo 2004
Gustave Flaubert scrisse ”Madame Bovary” in cinquantasei mesi, lavorando dieci dodici ore al giorno e recitando a voce alta il testo per controllare il ritmo
Gustave Flaubert scrisse ”Madame Bovary” in cinquantasei mesi, lavorando dieci dodici ore al giorno e recitando a voce alta il testo per controllare il ritmo. L’identificazione era fortissima: "Nel momento in cui scrivevo ”attacco di nervi” ero così invasato, urlavo tanto forte che ho temuto di averne uno anch’io". E ancora: "Sono al loro amplesso. Uomo e donna a un tempo, amato e amante insieme, ho passeggiato a cavallo in un bosco, in un pomeriggio d’autunno e ero i cavalli, le foglie, il vento, le parole che loro si scambiavano".