Pier Boselli, "Libero" 28/3/2004 pagina 3., 28 marzo 2004
Sembra che uno dei crucci di Tanzi fosse quello di veder scritto il suo nome con due "l". Per questo, Pier Boselli, che ogni Natale dal patron di Parmalat riceveva in dono «un sontuoso libro d’arte», pensò qualche anno fa di ricambiare la cortesia e gli fece arrivare una stampa antica trovata su una bancarella: la ninfa Calisto, pressoché nuda, in riva a un laghetto circondato d’alberi (ex amante di Giove, fu poi da Diana tramutata in orsa e spedita per punizione in cielo col figlio, da qui le due costellazioni)
Sembra che uno dei crucci di Tanzi fosse quello di veder scritto il suo nome con due "l". Per questo, Pier Boselli, che ogni Natale dal patron di Parmalat riceveva in dono «un sontuoso libro d’arte», pensò qualche anno fa di ricambiare la cortesia e gli fece arrivare una stampa antica trovata su una bancarella: la ninfa Calisto, pressoché nuda, in riva a un laghetto circondato d’alberi (ex amante di Giove, fu poi da Diana tramutata in orsa e spedita per punizione in cielo col figlio, da qui le due costellazioni). Attraverso il suo segretario, Tanzi mandò a dire a Boselli, ringraziandolo, d’esserci però rimasto male nel vedere che Calisto era in origine un nome di donna. Ma non per questo gli tolse il saluto.