26 marzo 2004
"Le alchimie che portano ad una supersquadra sono davvero misteriose. Dunque, per fare un Milan siderale, basta prendere un capo come Galliani, ferocemente contestato e insultato dalla sua tifoseria (è accaduto spesso negli anni scorsi) e mettergli accanto un allenatore con l’etichetta del perdente come Ancelotti
"Le alchimie che portano ad una supersquadra sono davvero misteriose. Dunque, per fare un Milan siderale, basta prendere un capo come Galliani, ferocemente contestato e insultato dalla sua tifoseria (è accaduto spesso negli anni scorsi) e mettergli accanto un allenatore con l’etichetta del perdente come Ancelotti. Poi ci si aggiungono due terzini (Pancaro e Cafu) che fanno quasi 70 anni in 2 e sono scarti di Roma e Lazio. In più mettete un centravanti come Inzaghi che per più di mezza Italia è un insulto al bel gioco e non sa fare nemmeno uno stop. A centrocampo sistemate un reietto del calcio come Pirlo, rifiutato a 22 anni da una lunga serie di squadre, e un Seedorf che all’Inter non si capiva nemmeno se giocasse a pallone oppure no. Dal Brasile prendete a due lire un ragazzino come Kakà. Aggiungete un pizzico di Gattuso, preso in giro a suo tempo da tutti per il suo modesto (diciamo così) talento e sistemate in panchina uno dei più forti giocatori del mondo (Rui Costa) e un centravanti che segna sempre (Tomasson)... Devo continuare?" (Franco Arturi). Franco Arturi, ”La Gazzetta dello Sport” 26/3/2004;