Varie, 24 marzo 2004
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Noah Yannick
• Sedan (Francia) 18 maggio 1960. Ex tennista • «Tra i maggiori campioni degli anni Ottanta, vincitore del Roland Garros nell´83. [...] Il padre [...] nacque in Camerun. E c´è pure il padre spirituale [...] ovvero un altro dio del tennis: Arthur Ashe. Fu lui, durante un viaggio in Africa, a scoprire nel ´73 un bambino di tredici anni che con la racchetta ci sapeva fare. Il padre vero disse al padre putativo: ”Se è questa la cosa giusta, facciamola”. E Yannick andò a giocare in Francia e diventò quello che già era, cioè quello che era naturale che fosse. Quando vinse gli Internazionali di Francia, saltò in tribuna con zompi irrefrenabili per abbracciare e baciare i suoi padri: prima quello naturale, però» (Maurizio Crosetti, ”la Repubblica” 24/3/2004) • «L’uomo ideale dal quale le francesi vorrebbero avere un figlio [...] Tutta una vita, quella di Yannick, immersa nei buoni sentimenti: il grido ”papà, papà” dopo la vittoria agli internazionali di Parigi contro Wilander nel 1983, e il commovente abbraccio in campo, ripreso dalle tv; l’impegno per l’infanzia a fianco della madre Marie-Claire nell’associazione ”Enfants de la Terre” e le sue ”case-tenerezza”; la fondazione ”Fête le mur” [...] i tornei benefici con le vecchie glorie John McEnroe, Ilie Nastase, Patrice Leconte e Guy Forget [...]”» (Stefano Montefiori, ”Corriere della Sera” 17/8/2004).