Filippo Ceccarelli, ཿLa Stampa 23/3/2004;, 23 marzo 2004
"Nella Roma imperiale, dove le corse dei cavalli occupavano lo spazio e la rilevanza sociale dell’odierno calcio, le scuderie - non a caso dette ”factiones” - finiscono per assumere un autentico ruolo politico sostituendosi ai partiti dell’epoca repubblicana
"Nella Roma imperiale, dove le corse dei cavalli occupavano lo spazio e la rilevanza sociale dell’odierno calcio, le scuderie - non a caso dette ”factiones” - finiscono per assumere un autentico ruolo politico sostituendosi ai partiti dell’epoca repubblicana. Gli anfiteatri diventano pubbliche arene. La scuderia ”albata”, o bianca, combatte quella ”russata”; i tifosi ”verdi” ce l’hanno a morte con gli ”azzurri”. Nerone s’improvvisa auriga; Caligola nomina senatore il cavallo vincente, ”Incitatus”. I disordini sono all’ordine del giorno. Panem et circenses si conferma un buon sistema per rimbambire la plebe. Ma non sempre garantisce la pace sociale, e mai il progresso civile" (corsi e ricorsi storici secondo Filippo Ceccarelli).