Simonetta Fiori, "la Repubblica" 19/3/2004 pagina 43, 19 marzo 2004
Piergiorgio Bellocchio fondò i "Quaderni piacentini" con una parte dell’eredità paterna («quando morì mio padre, mi ritrovai capofamiglia, giovane e avventuroso»), un’altra servì a finanziare il primo film di suo fratello Marco, "I pugni in tasca"
Piergiorgio Bellocchio fondò i "Quaderni piacentini" con una parte dell’eredità paterna («quando morì mio padre, mi ritrovai capofamiglia, giovane e avventuroso»), un’altra servì a finanziare il primo film di suo fratello Marco, "I pugni in tasca". La rivista, che uscì dal 1962 al 1984, non aveva redattori, ma «facevamo molti pranzi: veniva spesso anche Giovanni Pirelli che in fondo ci era grato: eravamo gli unici a non chiedergli soldi»