Varie, 18 marzo 2004
Tags : Michael Bublé
BUBL Michael Vancouver (Canada) 9 settembre 1975. Cantante • «Il nuovo re dello swing revival. [
BUBL Michael Vancouver (Canada) 9 settembre 1975. Cantante • «Il nuovo re dello swing revival. [...] energico e simpatico musicista. [...] ”La mia musica è un tributo alle belle canzoni, ai grandi arrangiatori e compositori di ieri, ma anche di oggi. Sin da piccolo ho avuto un’infatuazione per la musica, però è stato mio nonno ad aprirmi gli occhi sui grandi cantanti del passato, come Al Martino e Dean Martin, Chet Baker, Mel Tormé e Ella Fitzgerald. [...] C’è bisogno di melodia. I giovani sono affamati di musica melodica, romantica. Oggi viviamo in un mondo così terribile che una musica del genere può rappresentare un’evasione, una via di fuga. Abbiamo bisogno d’amore e di voci di qualità che antepongano la musica al look. [...] Le case discografiche mi sbattevano la porta in faccia dicendo che ”quel” repertorio non interessava. Stavo per smettere. Incisi un disco a mie spese e per una fortunata coincidenza ne regalai una copia allo speech writer (colui che scrive i discorsi, ndr ) del primo ministro canadese Brian Mulroney. Un paio di giorni dopo ricevetti una telefonata che mi diceva che il primo ministro era un grande fan di questo genere di musica e voleva conoscermi. Sono andato ad incontrarlo, insieme a sua moglie. Furono meravigliosi. Mi dissero che la loro figlia doveva sposarsi e che il produttore David Foster era uno degli ospiti alle nozze. Al matrimonio ho cantato 3 o 4 canzoni: un paio di brani miei e Mack the Knife. Una settimana dopo ero nell’ufficio del megaproduttore David Foster. [...] Io penso che una bella canzone è una bella canzone. Che sia stata scritta da George Gershwin negli anni ’30 o da George Michael nei ’90. Ho acquisito delle melodie senza tempo cercando di renderle mie, senza pretendere di eguagliare le voci di Elvis Presley o Dean Martin. [...] Non mi vergogno di considerarmi un interprete di cover. Non pensavo infatti che ci fosse così tanta gente che amasse il mio repertorio. [...] Mia madre sia mio padre sono italiani, di Treviso. Penso che il loro nome originario fosse ’Bubli’”» (Mario Luzzatto Fegiz, ”Corriere della Sera” 18/3/2004). «Quel ragazzo dal ciuffo impomatato che, grazie a una versione alla Sinatra di Moondance di Van Morrison, è diventato il divo di quella nuova ”cool generation” che ha riportato i suoni delle grandi orchestre di jazz in testa alle classifiche. ”Mi piace il rock, la musica moderna”, dice lui, ”ma Sinatra mi ha aperto un mondo che la mia generazione non aveva conosciuto”. Dal punto di vista biografico, vista la giovane età, di Bublé non c’è moltissimo da raccontare, se non la solita trafila di concorsi per esordienti eseguita grazie a un nonno idraulico che invece di riscuotere i soldi delle sue parcelle si faceva pagare studi e competizioni per il nipote. Nonostante gli incoraggiamenti ricevuti da quel gentleman dal cuore d’oro di Tony Bennet, il giovane Michael non sarebbe andato tanto lontano se non avesse incontrato quella vecchia volpe degli studi di incisione di David Foster, uno dei maghi della produzione contemporanea che ha intuito subito come quel ragazzo potesse diventare la voce del nuovo swing. L’idea formidabile è stata quella di chiamare due geni della partitura come Bill Hollman e Billy May a vestire di swing brani pescati nel repertorio pop contemporaneo come quello di Van Morrison o dei Bee Gees. [...] Il pubblico, comunque, si è diviso: da una parte ci sono i vecchi cultori che, come già era successo ai tempi dell’esplosione di Harry Connick jr., considerano un’ingiuria nei confronti di Sinatra, Bennet e colleghi, tutto il rumore fatto per queste voci considerate niente di più che una pallida versione di insuperabili modelli; dall’altra ci sono i nuovi adepti, sedotti dall’eleganza di suoni e di voci dal sapore antico, senza troppe domande su possibili raffronti con il passato. Tanto tutti sono in grado di accorgersi che anche nella musica la storia si ripete» (Paolo Biamonte, ”la Repubblica” 22/4/2004).