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 2004  marzo 01 Lunedì calendario

Anno I - Settima settimanaCalcio. Le procure che, per una ragione o per l’altra, indagano sulle squadre di calcio sono diventate dodici

Anno I - Settima settimana
Calcio. Le procure che, per una ragione o per l’altra, indagano sulle squadre di calcio sono diventate dodici. Roma da sola ha in corso nove inchieste e tra queste la più delicata sembra quella sulla Gea. La Gea è la società che compra, vende e cura l’immagine dei calciatori e nella quale stanno i figli di Tanzi, Cragnotti, Geronzi, Moggi, De Mita eccetera. La Guardia di Finanza ha perquisito tutti i club di A e di B e altre società per un totale di 53. Si parla di tonnellate di documenti oppure di 500 scatoloni. E quanto tempo ci vorrà per esaminare seriamente tutto questo materiale? Berlusconi ha detto: "Di questo passo diventeremo uno stato di polizia". Il dubbio è questo: perché perquisire tutti? I francesi vogliono far ricorso all’Unione europea perché gli italiani costruiscono squadre forti senza pagare: sarebbe concorrenza sleale. Gli italiani rispondono che noi paghiamo molte più tasse degli altri. Si intravede per questa strana via la possibilità di armonizzare i sistemi fiscali della Ue, in modo da consentire tornei di calcio equi.

Parmalat e affini. In che modo le questioni del calcio si intrecciano con i crac Parmalat-Cirio? Galliani, presidente della Lega calcio: "Nessun rapporto". Però Cragnotti era padrone della Lazio, e Tanzi del Parma, e i due si sono scambiati giocatori a tutto spiano valutandoli secondo i comodi dei rispettivi bilanci. Ecco un nesso possibile. L’altro nesso potrebbe stare proprio nella Gea. Su Parmalat si deve aggiungere che l’inchiesta sta mettendo sotto accusa le banche estere, sospettate fortemente di essere state complici di Tanzi nel collocamento fuori d’Italia di molti bond fasulli. Se fosse vero, le revocatorie ("ridateci i soldi") potrebbero ammontare a tre miliardi di euro.

Fazio. Martedì 24 febbraio il governatore della Banca d’Italia, Antonio Fazio, ha ricevuto dalla procura di Trani un avviso di garanzia. Il reato ipotizzato è "favoreggiamento" nella truffa della Banca 121 (i banchieri vogliono che si pronunci: one two one). La procura di Trani ha detto: "Era un atto dovuto". La Banca d’Italia ha detto: "Siamo completamente innocenti". Berlusconi, che sarebbe nemico di Fazio, ha detto: "Andiamoci piano, ma molto piano". Si deve chiarire che l’avviso di garanzia non è un’incriminazione: è un documento con cui un pubblico ministero ti informa che, nell’ambito di una certa inchiesta, è costretto a indagare su di te. La Banca 121 era un piccolo istituto di Lecce. Si mise a vendere ai clienti prodotti chiamati Btptel, Btpindex, eccetera. Erano titoli a rischio molto alto, ma le lettere "Btp" facevano pensare a buoni del Tesoro. Li hanno comprati in centomila, a quanto pare senza capir bene che rischiavano grosso: eppure, di fronte a rendimenti promessi dell’8 per cento, qualche dubbio avrebbero anche potuto farselo venire. Più tardi la banca 121 fu acquistata dal Monte dei Paschi di Siena, che si trovò in pancia quella furberia e adesso è a sua volta nei guai. Fazio sarebbe colpevole di mancata vigilanza.

Aerei 1. Martedì 24 febbraio un Cessna 500 che portava a Cagliari un cuore da trapiantare s’è schiantato a 30 chilometri dalla pista, per via della nebbia e della rotta sbagliata. I sei passeggeri sono morti. Due giorni dopo un Beechcraft con a bordo il presidente macedone Boris Trajkovski è andato a sbattere contro i monti della Bosnia: Trajkovski, stimatissimo ovunque per un’indefessa opera a favore della pace, è morto con altre otto persone. Non sembra si tratti di un attentato. E’ stata una settimana di cattivo tempo, con guai anche per le nostre strade, bloccate dalla neve nel weekend per ore e ore.

Aerei 2. Alla fine Mengozzi si è dimesso dall’Alitalia. Al suo posto, come amministratore delegato, è stato scelto Marco Zanichelli. Le previsioni sulla crisi della compagnia sono le più nere. Berlusconi ha detto che l’azienda non sarà privatizzata e che, per cominciare il risanamento, si ricorrerà alla cassa integrazione, intanto, per 1500 persone. Zanichelli è un interno Alitalia, oggi sponsorizzato da An.

Confindustria. Il prossimo presidente della Confinudustria sarà Luca Cordero di Montezemolo. Il suo avversario, Nicola Tognana, si è ritirato. L’elezione avverrà l’11 marzo. Montezemolo è molto stimato da Berlusconi, ma la sua elezione deve essere considerata una sconfitta del presidente uscente, Antonio D’Amato. Altra novità: è un manager, non un imprenditore. Se qualcuno non ha chiaro che cos’è la Confindustria, si accontenti di questa semplice definizione: è il sindacato degli industriali. Sì, anche i padroni hanno il loro sindacato.