16 marzo 2004
Tags : Frank. Riessman
Riessman Frank
• Nato a Manhattan (Stati Uniti) il 9 aprile 1924, morto a Manhattan (Stati Uniti) il primo marzo 2004. Psicologo. "Uno dei principali teorici dei gruppi di ”auto-aiuto” [...] fu nella seconda metà del XX secolo tra i principali esponenti della ”Psicologia sociale”: divenne famoso come fondatore del ”Self-help Movement”, teorizzando ”la rivoluzione dell’auto-aiuto”, come recita il titolo di un suo libro diventato bestseller nel campo della saggistica psicologica. Impegnato negli anni Cinquanta e Sessanta in programmi governativi contro la povertà e l’emarginazione, durante la sua carriera accademica Frank Riessman ha insegnato Psicologia sociale al Bard College, alla New York University, al Queens College e al Graduate Center della City University of New York. Nel 1970 Riessman ideò il periodico Social Policy, rivista scientifica che da 34 anni promuove i gruppi di ”auto-aiuto” per affrontare problemi come l’alcolismo, la tossicodipendenza, i disturbi alimentari e quelli di apprendimento: per la prima volta, dunque, iniziò ad occuparsi in modo scientifico delle nuove emergenze sociali che cominciavano a manifestarsi nelle metropoli statunitensi. Nel 1976 fondò la National Self-Help Clearinghouse, organizzazione educativa e di ricerca per sviluppare e diffondere (a partire dalle strutture del servizio sociale americano) tecniche di ”supporto mutualistico”: una malattia, un divorzio, la morte di una persona amata, situazioni di grave stress venivano affrontate con l’aiuto di persone che condividevano lo stesso problema, in grado perciò di incoraggiare i singoli e consigliare strategie dettate dall’esperienza personale. Quelli di ”Auto Aiuto” non sono dunque semplici gruppi ”terapeutici”, o ”ricreativi”, o sociali. Riessman è stato autore di sedici libri, in gran parte tradotti in numerose lingue: tra di essi figurano I bambini insegnano ai bambini (1971), La rivoluzione dell’auto-aiuto (1984, scritto con Alan Gartner) e Ridefinire l’auto-aiuto (1995, scritto con David Carroll)" (Frank Riessman, ”La Stampa” 16/3/2004).