Giulia Zonca, ཿLa Stampa 10/3/2004;, 10 marzo 2004
Saputo che Christie’s il prossimo 24 marzo metterà all’asta una sua maglia del Napoli indossata nel 1968 contro il Santos, José Altafini ha scherzato "Quanto offriranno, due euro?"
Saputo che Christie’s il prossimo 24 marzo metterà all’asta una sua maglia del Napoli indossata nel 1968 contro il Santos, José Altafini ha scherzato "Quanto offriranno, due euro?". Saputo che partiranno da 500 sterline è sbottato: "Caspita, ma sono matti. Che sciocchezza spendere quei soldi per una maglia, non ha nessun senso. Anzi me lo faccia dire: se volete una mia maglia telefonatemi che ve la regalo, altro che aste". E poi: "Mi pare fossimo a New York perché in Brasile con il Napoli non ci sono stato, ma si figuri se so a chi l’ho regalata. Non immagino neppure come possa essere arrivata lì, ignoro che fine abbiano fatto le mie maglie. Io non tengo nulla, non mi piace vivere nel passato preferisco buttare tutto". Anche le maglie? "Forse sono in garage, in qualche scatolone, uno di quelli che mia moglie vuole buttare via. Ne ho una di Eusebio, ma non l’abbiamo scambiata, me l’ha regalata alla sua festa di addio al calcio, so di possederla ma dovessi dire dov’è... Ho chiesto una maglia a Pelè e una a Maradona e le ho date entrambe a mio figlio. Non giurerei neppure che le abbia conservate. Le casacche che voglio me le compro, ne ho una del Palmeiras di cui sono tifoso e una del Flamengo, colori bellissimi. Però le ho tutte regolarmente pagate".