Mario Baudino, "La Stampa" 3/3/2004, pagina 27., 3 marzo 2004
Elias Canetti, amante della scrittrice Iris Murdoch dal 1953 al ’56, sviluppò per lei un rancore postumo che estese anche ai suoi ricordi più felici
Elias Canetti, amante della scrittrice Iris Murdoch dal 1953 al ’56, sviluppò per lei un rancore postumo che estese anche ai suoi ricordi più felici. Ammise di detestare la sua narrativa («un ragout oxfordiano»), di provare fastidio per la sua filosofia di «letture non ben digerite e toni sgradevolmente accademici», sentenziò che «non sarebbe così male se solo avesse qualcosa da dire» e concluse che «non c’è in lei un solo pensiero serio, tutto dorme». La Murdoch parlò con ammirazione di Canetti e lo descrisse come una «grande bestia superba che la soggiogava». Canetti ricorda una scena erotica piuttosto gelida: «Quasi non mi accorsi di essere dentro di lei, né ebbi la sensazione che lei si fosse accorta di nulla».