Sandro Cappelletto, "tSt"-"La Stampa" 3/3/2004, pagina 4., 3 marzo 2004
«Una traversata da Genova a La Spezia, un mar Ligure inclemente; Richard Wagner - il 5 settembre 1853 - sbarca sfinito, cerca un alloggio comodo, trova soltanto una locanda, non riesce a dormire, inizia una lunga camminata nei boschi, che lo strema
«Una traversata da Genova a La Spezia, un mar Ligure inclemente; Richard Wagner - il 5 settembre 1853 - sbarca sfinito, cerca un alloggio comodo, trova soltanto una locanda, non riesce a dormire, inizia una lunga camminata nei boschi, che lo strema. Torna alla locanda, si allunga su un divano "duro e scomodo", entra in uno stato di dormiveglia e sente, dentro di sé, "l’accordo di mi bemolle maggiore risonante e ondeggiante in arpeggi ininterrotti" che darà l’avvio al ciclo dell’"Anello del Nibelungo". Torna a Genova, si rimette in viaggio verso Zurigo, inizia a comporre. Racconta subito l’episodio in una lettera alla prima moglie Minna; anni dopo, dettando alla seconda moglie Cosima la "Mia vita", così ricorda quel pomeriggio: "Riconobbi che il motivo del preludio dell’Oro del Reno mi si era a un tratto rivelato, quale da tempo avevo in mente, senza che però fino allora fossi riuscito a dargli forma"».