Varie, 3 marzo 2004
BAIANO
BAIANO Francesco Napoli 24 febbraio 1968. Ex calciatore • «Cresciuto calcisticamente nel Napoli, Baiano non riuscì a godersi il primo scudetto dell’era Maradona: nella stagione 1986-87 infatti venne dato in prestito all’Empoli dove si sposò e dove è tornato nel 1988, segnando 14 reti in B. Un exploit che attirò le attenzioni di Zdenek Zeman, che preparava a Foggia il proprio progetto calcistico. Baiano considera il tecnico boemo il suo primo vero maestro calcistico e dalle sue parole traspare uno smisurato affetto nei suoi confronti: ”Lo incontrai, e la prima impressione fu di una persona che non rideva mai, come appare adesso in tv. Invece non è così, con noi a Foggia amava scherzare e creare un gruppo che vivesse insieme anche fuori dall’ orario degli allenamenti. Alle tante cene che organizzavamo lui non mancava mai, al massimo ci teneva d’occhio e se qualcuno esagerava con le porzioni aumentava poi gli esercizi sul campo il giorno dopo”. Da un maestro a un padre putativo: da Foggia (dove aveva segnato 38 reti in due stagioni) Baiano si trasferisce a Firenze nell’estate del 1992, chiamato in Toscana dalla famiglia Cecchi Gori per coltivare il sogno dello scudetto. L’annata invece termina con la retrocessione, ma Baiano di Firenze ricorda soprattutto Mario Cecchi Gori: ”Una persona straordinaria, che ci trattava come figli. Dispiace doppiamente che poi non abbia potuto vedere la Fiorentina promossa in A e che ci abbia lasciato in modo così improvviso”. Per Baiano in Toscana anche un ricordo spiacevole per la carriera: ”Ero arrivato anche nel giro della nazionale di Sacchi ma poi due gravi infortuni mi fermarono per lungo tempo. E’ forse l’unico mio rimpianto, ma le occasioni perse non sono derivate da colpe personali”. Nel 1997 si presenta la possibilità di un trasferimento in Inghilterra al Derby County, e Baiano non dice di no, attirato dal football britannico sin da bambino: ”Con la lingua inglese è stato indubbiamente un problema, ma il nostro manager, Jim Smith, mi ripeteva in continuazione che il calcio ha una lingua unica e io dovevo limit armi a parlare quella. Smith fu consigliato a scegliermi da Stefano Eranio, che mi aveva preceduto di pochi mesi al Derby. Diventammo amici e vicini di casa, e di quella esperienza ricorderò sempre il ruolo del manager britannico che poco ha a che vedere con il nostro allenatore. Vedevamo Smith solo il venerdì, il resto della settimana eravamo guidati da Steve McLaren, adesso tecnico del Middlesborough”. Baiano torna in Italia nel 2000 e ricomincia da Terni dove il rapporto con Burgnich non è idilliaco. Passa a Pistoia e dopo due anni lo contatta direttamente Arduino Casprini, l’ambizioso presidente della Sangiovannese che lo vuole per far da chioccia al gruppo messo a disposizione dell’allenatore Giuseppe Sannino [...]» (Alessandro Forni, ”La Gazzetta dello Sport” 2/3/2004).