Andrea Nicastro, ཿCorriere della Sera 2/3/2004;, 2 marzo 2004
Andrea Nicastro del ”Corriere della Sera”, inviato ad Haiti per la sommossa che ha portato alla fuga del presidente Aristide, è andato a vedere che fine hanno fatto i calciatori della nazionale che ai mondiali del 1974 fu battuta 3-1 dagli azzurri (dopo essere passata in vantaggio)
Andrea Nicastro del ”Corriere della Sera”, inviato ad Haiti per la sommossa che ha portato alla fuga del presidente Aristide, è andato a vedere che fine hanno fatto i calciatori della nazionale che ai mondiali del 1974 fu battuta 3-1 dagli azzurri (dopo essere passata in vantaggio). Vorbe Philippe, all’epoca regista della squadra caraibica, gli ha raccontato che Auguste Arsene, quello dell’autogol che ci diede il vantaggio, è morto per un’overdose di cocaina; l’allenatore è morto in miseria, il suo assistente e una riserva di Aids. Sette giocatori su undici sono emigrati, pochi sono rimasti nel mondo del calcio: "Wilner Nazaire, lo stopper, bazzica in squadre amatoriali francesi. Jean Joseph, il libero, cominciò una carriera da allenatore, ma poi dovette aprire un minuscolo hotel per tirare avanti". Unico che se la passa benino Emmanuel Sanon, il cannoniere che infranse il record di imbattibilità di Zoff (1143 minuti): ingaggiato negli Stati Uniti, restò in Florida ad allenare e, per sei mesi, tentò anche di risollevare la nazionale haitiana. Vorbe: "Gli è rimasta l’anima del centroavanti. un egocentrico capace di mantenersi in perfetta forma. Ha il fiuto per gli affari come l’aveva per il gol e con i soldi investiti al meglio ha trovato anche il tempo di scrivere un’autobiografia. l’unico a cui il calcio ha portato davvero bene".