Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2004  marzo 01 Lunedì calendario

Il costo per il mantenimento dei circa 230 dipendenti di Confindustria s’aggira attorno ai 35-36 milioni di euro all’anno, cioè l’8-9 per cento del costo complessivo del sistema

Il costo per il mantenimento dei circa 230 dipendenti di Confindustria s’aggira attorno ai 35-36 milioni di euro all’anno, cioè l’8-9 per cento del costo complessivo del sistema. Non si può essere più precisi, visto che Confindustria non redige un bilancio «consolidato coi conti delle associazioni territoriali e di categoria» (ovvero che nasca dalla fusione di tutti i singoli bilanci). Stime interne, però, indicano in una somma che s’avvicina ai 400 milioni di euro l’anno le risorse necessarie a viale dell’Astronomia. Anche l’iscrizione avviene indirettamente: l’impresa s’iscrive a un’associazione territoriale o di categoria, che a sua volta la versa in parte nelle casse di Confindustria. Le quote sono diverse a seconda delle associazioni, ma se ne può ricavare un valore medio: ogni impresa paga mediamente 120-130 euro l’anno per dipendente (che si raddoppiano quindi se decide d’iscriversi sia all’associazone territoriale che di categoria), anche se esistono convenzioni e tetti di massimi. Uguale per tutti, invece, la somma da versare «per il mantenimento di viale dell’Astronomia» decisa da una delibera del 2004: 17 euro e 80 centesimi «per addetto» (in due mandati è aumentata del 13 per cento). Il contributo minimo di ogni associazione, infine, è di 25 mila euro (all’inizio della gestione Fossa, termina nel 2000, era di 20 milioni di lire).