Sergio Rizzo, "CorrierEconomia" 1/3/2004 pagina 1., 1 marzo 2004
Il costo per il mantenimento dei circa 230 dipendenti di Confindustria s’aggira attorno ai 35-36 milioni di euro all’anno, cioè l’8-9 per cento del costo complessivo del sistema
Il costo per il mantenimento dei circa 230 dipendenti di Confindustria s’aggira attorno ai 35-36 milioni di euro all’anno, cioè l’8-9 per cento del costo complessivo del sistema. Non si può essere più precisi, visto che Confindustria non redige un bilancio «consolidato coi conti delle associazioni territoriali e di categoria» (ovvero che nasca dalla fusione di tutti i singoli bilanci). Stime interne, però, indicano in una somma che s’avvicina ai 400 milioni di euro l’anno le risorse necessarie a viale dell’Astronomia. Anche l’iscrizione avviene indirettamente: l’impresa s’iscrive a un’associazione territoriale o di categoria, che a sua volta la versa in parte nelle casse di Confindustria. Le quote sono diverse a seconda delle associazioni, ma se ne può ricavare un valore medio: ogni impresa paga mediamente 120-130 euro l’anno per dipendente (che si raddoppiano quindi se decide d’iscriversi sia all’associazone territoriale che di categoria), anche se esistono convenzioni e tetti di massimi. Uguale per tutti, invece, la somma da versare «per il mantenimento di viale dell’Astronomia» decisa da una delibera del 2004: 17 euro e 80 centesimi «per addetto» (in due mandati è aumentata del 13 per cento). Il contributo minimo di ogni associazione, infine, è di 25 mila euro (all’inizio della gestione Fossa, termina nel 2000, era di 20 milioni di lire).