Gian Antonio Orighi, ཿLa Stampa 28/2/2004 pagina 18., 28 febbraio 2004
Lo spagnolo José Manuel Ubarrechena, nato a San Sebastian il 29 febbraio 1936, stufo di "spegnere le candeline il primo marzo di ogni anno", nel 1996 ha deciso di fondare il "Club Mundial de los bisestos": spagnoli, francesi, portoghesi e svizzeri che festeggeranno insieme il loro compleanno che cade solo ogni 1
Lo spagnolo José Manuel Ubarrechena, nato a San Sebastian il 29 febbraio 1936, stufo di "spegnere le candeline il primo marzo di ogni anno", nel 1996 ha deciso di fondare il "Club Mundial de los bisestos": spagnoli, francesi, portoghesi e svizzeri che festeggeranno insieme il loro compleanno che cade solo ogni 1.461 giorni. Già nel Guinness dei primati, l’associazione s’è formata grazie all’annuncio "Si cercano bisestili" pubblicato da Don José Manuel sul giornale locale ”Diario Vasco”: dai sessanta soci iniziali, s’è arrivati oggi a duemila, tra cui anche un italiano di Verona, classe 64. Il presidente e finanziatore del club si considera ancora minorenne, visto che ha appena compiuto 17 anni (è anche nonno, "ma nessun bisestile, ahimé") e s’è inventato una Madonna dei Bisestili: a celebrare la messa prima della festa ogni quattro anni, padre Use Bazán Ocón, pure lui bisestile (come il suo cane Linda). Ubarrechena: "I nati il 29 febbraio sono persone molto speciali, uniche nel mondo e nell’universo, un patrimonio dell’umanità anche se sono scippati di tre compleanni di seguito. Noi siamo fondamentali per il funzionamento del calendario".