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 2004  febbraio 28 Sabato calendario

Anche le mucche pare abbiano le loro preferenze in campo musicale. Già da tempo c’era chi sosteneva che soprattutto l’ascolto di brani di musica classica potesse influire positivamente sui placidi bovini, arrivando a far incrementare la loro produzione quotidiana di latte

Anche le mucche pare abbiano le loro preferenze in campo musicale. Già da tempo c’era chi sosteneva che soprattutto l’ascolto di brani di musica classica potesse influire positivamente sui placidi bovini, arrivando a far incrementare la loro produzione quotidiana di latte. Per anni queste affermazioni sono state considerate al pari di leggende metropolitane. Ma ora un team di ricercatori britannici, capeggiato da Adrian North e Liam MacKenzie, in forza all’Università di Leicester, sembra esser riuscito a ottenere prove scientifiche a sostegno di queste tesi. Per nove settimane gli studiosi hanno tenuto sotto osservazione un migliaio di vacche frisone, nelle cui stalle era stato installato un impianto stereo che proponeva loro quotidianamente, per 12 ore di fila, una ricca compilation di brani musicali. I dati raccolti, infatti, rivelano un incremento del tre per cento della produzione di latte, soprattutto dopo che le mucche avevano ascoltato melodie lente e romantiche. North e MacKenzie, inoltre, hanno scoperto che la produzione di latte aumentava sensibilmente se la musica diffusa era quella di alcuni classici artisti americani (da Lou Reed a Simon and Garfunkel, passando per Aretha Franklin), mentre ritmi più ”dinamici” (come quelli proposti da Jamiroquai, Supergrass e The Wonderstuff) erano in grado di far calare le loro rese di latte. «Con i nostri test volevamo verificare se le teorie, dimostratesi valide per gli uomini, potevano trovare conferma anche per altre specie. E abbiamo riscontrato che i ritmi lenti aumentano la quantità di latte prodotto, forse perché provocano rilassamento» ha commentato Adrian North. Prossimo obiettivo dei due ricercatori è di estendere la ricerca anche ad altri animali. North e MacKenzie cominceranno dalle galline, spesso sottovalutate, ma che hanno per estimatore anche lo scrittore Luca Goldoni, recente autore del libro ”Una bestia per amico” (ed. Rizzoli).