Macchina del Tempo, marzo 2004 (n.3), 28 febbraio 2004
Roma - L’inserimento dei bambini non italiani nelle scuole, fenomeno da anni in espansione, oggi è imponente
Roma - L’inserimento dei bambini non italiani nelle scuole, fenomeno da anni in espansione, oggi è imponente. La varietà dei Paesi di provenienza e quindi delle lingue è ancor più sorprendente. Nelle nostre aule studiano infatti ragazzi di 189 Paesi, sul totale dei 195 Stati presenti alle Nazioni Unite. Secondo il ministero dell’Istruzione, nell’anno scolastico 2002-2003, gli alunni con cittadinanza non italiana erano 232.776: quasi il 3% del totale. Ancora pochi in confronto al 6% della Spagna e al 14% della Gran Bretagna, ma più di sette volte quelli di dieci anni fa, che arrivavano a poco più di 30.000. La percentuale più elevata di alunni stranieri è in Emilia Romagna (5,93%, quasi 30mila), ma nella sola Milano sono 24.498, contro i 12.990 di Roma e i 10.710 di Torino. Nei grandi aggregati regionali prevale il Nord-Est (5,29% degli allievi e quasi il 30% di quelli stranieri presenti in Italia); più lontani Sud (0,75%) e Isole (0,56%).