Macchina del Tempo, marzo 2004 (n.3), 28 febbraio 2004
San francisco - Aveva ragione Freud. Nel nostro cervello esisterebbe infatti un meccanismo di soppressione dei ricordi indesiderati secondo le ricerche di Michael Anderson dell’Università dell’Oregon e John D
San francisco - Aveva ragione Freud. Nel nostro cervello esisterebbe infatti un meccanismo di soppressione dei ricordi indesiderati secondo le ricerche di Michael Anderson dell’Università dell’Oregon e John D. E. Gabrieli dell’Università di Stanford. Durante lo studio, pubblicato all’inizio di gennaio dalla rivista ”Science”, i ricercatori hanno chiesto a 19 volontari di imparare diverse coppie di parole. A ogni volontario veniva poi sottoposta la prima parola e gli si chiedeva di pensare alla seconda o di sopprimerne la consapevolezza nel corso di un esame con tecniche di risonanza magnetica funzionale (fMRI) che producevano immagini dei tessuti cerebrali al lavoro. Dopo questa fase, Anderson ha chiesto ai volontari di ricordare tutte le coppie di parole, scoprendo che i ricordi possono essere eliminati grazie ad aree del cervello simili a quelle usate quando si cerca di bloccare azioni fisiche spontanee.