(Giancarlo Dotto, ཿL’espresso 4/3/2004)., 4 marzo 2004
Lagrime di Pinocchio. La musicalissima lingua collodiana di Pietro Pacciani (riproposta il mese scorso a ”Un giorno in pretura” su Raitre), barbarico contadino semi-analfabeta, stupratore e omicida: "Sono innocente come Iddio sulla croce, credetemi, Gesù è mio fratello, un contadino che va a lavorare nei campi non ha nemmen il tempo di legarsi le scarpe
Lagrime di Pinocchio. La musicalissima lingua collodiana di Pietro Pacciani (riproposta il mese scorso a ”Un giorno in pretura” su Raitre), barbarico contadino semi-analfabeta, stupratore e omicida: "Sono innocente come Iddio sulla croce, credetemi, Gesù è mio fratello, un contadino che va a lavorare nei campi non ha nemmen il tempo di legarsi le scarpe. Abbia pazienza signor presidente che ho il cuore in affanno". Quest’appello era stato preceduto dalla considerazione che "se nel mondo esistesse un po’ di bene, e ognuno si considerasse suo fratello, ci sarebbero meno pene e il mondo sarebbe assai più bello". Brutalmente interrotta dal pm: "Siamo in Corte d’Assise e lei, Pacciani, è imputato di 16 omicidi"